Matterhorn © Ivo Scholz/ Switzerland Tourism

Il Cervino, la vetta della speranza

In piena crisi di coronavirus, l’iconica montagna svizzera appare su numerosi media internazionali. È proprio il caso di dire: riflettori puntati su una delle cime più famose del mondo, diventata simbolo di solidarietà e di speranza durante la pandemia.

Da Nuova Delhi a New York, passando per Roma e Mosca: da alcune settimane ormai l’emblematico profilo del Cervino fa parlare di sé in molti media internazionali e sui canali social. E come mai? Ma perché sulle pendici della celebre montagna sono state proiettate le bandiere dei Paesi colpiti dalla pandemia di COVID-19 e messaggi di speranza. Le immagini di queste proiezioni hanno fatto il giro del mondo, trasformando il Cervino in un potente simbolo di solidarietà durante la crisi. Cogliamo quindi l’occasione per ripercorrere la storia e le molteplici sfaccettature di questa mitica vetta.

© Light Art by Gerry Hofstetter / Foto Michael Kessler

Simbolo di solidarietà durante la pandemia

Realizzate dall’artista svizzero Gerry Hofstetter e lanciate dal Comune di Zermatt, le proiezioni sul Cervino delle bandiere di una trentina di Paesi e di messaggi di speranza hanno suscitato globalmente numerose reazioni e testimonianze positive da parte di capi di Stato, ministri, celebrità ma anche di privati cittadini.

La presidente del Comune di Zermatt, Romy Biner-Hauser, spiega che «lo scopo di questa operazione era esprimere la nostra solidarietà. Non è un caso, infatti, che abbiamo cominciato con l’Italia, così vicina a Zermatt e così pesantemente colpita».

Illuminazione del Cervino con la bandiera indiana il 18 aprile 2020
Illuminazione del Cervino con la bandiera indiana il 18 aprile 2020. © Light Art by Gerry Hofstetter / Fotografia Frank Schwarzbach


Se il Cervino emana un’aura ancora più speciale in questo periodo, bisogna comunque ammettere che questa leggendaria vetta dalla forma inconfondibile suscita da sempre grande fascino.

Fotografie

Il Cervino è sicuramente una delle montagne più fotografate al mondo. Questo emblema della Svizzera, che si staglia al confine tra il Vallese e l’Italia, è infatti una destinazione che attira visitatori dai quattro angoli del pianeta. Conosciuto all’estero con il nome tedesco «Matterhorn», deve la propria fama alla sua forma piramidale quasi perfetta. Il massiccio roccioso, con le sue quattro creste e quattro pareti, culmina a 4478 metri di altezza e si erge isolato in un panorama alpino unico. I fotografi sono appostati dall’alba al tramonto per immortalarne i colori cangianti.

Il Cervino: un marchio pubblicitario

La celebre vetta è diventata un vero e proprio strumento di marketing sulle confezioni di prodotti tipicamente svizzeri, come cioccolato, formaggio e muesli. Ma anche in moltissime altre parti del mondo l’immagine del Cervino è utilizzata su prodotti di consumo talvolta insospettabili. Compare ad esempio in Canada, già nel 1937, su una lattina di birra, su una linea di costumi da bagno da uomo in Italia, su una schiuma da barba negli Stati Uniti e su alcuni pacchetti di sigarette in Malesia: esempi che il Museo alpino svizzero ha raccolto ed esposto in occasione di una mostra fuori sede sul Gornergrat.

© Felix Brönnimann
L’immagine del Cervino è utilizzata su prodotti di consumo talvolta insospettabili. © Felix Brönnimann

Destinazione Cervino: un’attrattiva internazionale

Il panorama offerto dal Cervino affascina i turisti da tutto il mondo, curiosi di ammirare questo imponente spettacolo della natura. Il maggior numero di visitatori proviene dalla Svizzera e dagli altri Paesi europei; seguono gli Stati Uniti e il continente asiatico (Giappone, Cina, Taiwan, Corea del Sud, Tailandia). I più romantici si svegliano già alle prime ore del giorno per godersi l’alba in questa meravigliosa cornice.

© Sylvia Michel/ Switzerland Tourism
© Sylvia Michel/ Switzerland Tourism

Per ammirare la montagna sono molti i punti panoramici: a Zermatt, i più famosi si trovano sulla Kirchbrücke (letteralmente «il ponte della chiesa») e lungo il sentiero Riedweg. Chi invece vuole vedere la vetta riflessa in uno specchio d’acqua, non potrà non andare allo Stellisee, lago situato a 2537 metri di altitudine e raggiungibile in venti minuti di cammino dalla stazione a monte di Blauherd. Meno frequentato e più appartato rispetto ai grandi percorsi di trekking, anche il Riffelsee regala una vista suggestiva sulla celebre montagna. Inoltre, grazie alla rete di funivie, i visitatori possono raggiungere le vette del Piccolo Cervino, del Gornergrat e del Rothorn e ammirare, da lassù, il paesaggio dominato dal profilo del Cervino.

© Toni Mohr/ Gornergratbahn
© Toni Mohr/ Gornergratbahn

Una vetta mitica per gli alpinisti

A parte il suo status di icona, il Cervino non smette di esercitare il suo fascino sugli alpinisti: in tremila tentano infatti ogni anno l’ascesa. Un’impresa che richiede grandissima esperienza e la presenza di una guida competente, viste le difficoltà nel conquistare la vetta. Zermatt è il sogno di tutti gli alpinisti provetti: questa stazione, infatti, è circondata da 38 montagne che superano i 4000 metri.

Il fascino del Cervino ha anche radici storiche: a lungo la montagna è riuscita a non essere presa d’assalto dagli alpinisti. La vetta fu raggiunta per la prima volta solo nel 1865, ben 79 anni dopo il Monte Bianco, dalla spedizione condotta dall’inglese Edward Whymper. Allora era l’ultima vetta di 4000 metri a non essere ancora stata conquistata dall’uomo. Prima di riuscire nella sua impresa, Whymper, appassionato di alpinismo, provò diverse volte a scalare la montagna sia dal versante italiano sia da quello svizzero; tentativi che però fallirono. Quando finalmente la missione sembrava essere compiuta, con la scalata della cresta svizzera dell’Hörnli, il successo si trasformò in tragedia: durante la discesa, alcuni membri della spedizione precipitarono e persero la vita. La storia della salita al Cervino è raccontata nel museo Zermatlantis, dedicato proprio alla celebre montagna. L’originale luogo, che ospita anche una ricostruzione del villaggio di Zermatt nel XIX secolo, con tanto di chalet di legno, permette ai visitatori di calarsi nell’atmosfera di questi luoghi ai tempi della conquista della vetta.

© Switzerland Tourism
La storia della salita al Cervino è raccontata nel museo Zermatlantis. © Switzerland Tourism

Eventi sportivi con vista

Ci sono anche altri appuntamenti sportivi che si tengono nella regione del Cervino. Il più grande campionato di curling d’Europa all’aperto, l’«Horu Trophy», si svolge a gennaio su una pista di pattinaggio con vista sul Cervino. A Zermatt la maratona del Gornergrat, con i suoi 1800 metri di dislivello, regala paesaggi mozzafiato lungo tutto il percorso. Le Alpi fanno da sfondo anche all’itinerario single track «Perskindol Swiss Epic Zermatt», che attira gli appassionati di mountain bike da tutto il mondo. Sportivi o villeggianti, il Cervino continua a far sognare tutti!

Il fascino del Cervino