Joël Dicker, miracolo letterario, a suo agio nella House of Switzerland
Non appena arrivato alla House of Switzerland nel tardo pomeriggio, il giovane e affascinante autore di «La verità sul caso Harry Quebert», premiato con il Gran Prix du roman dell'Académie française nel 2012, ha scorto alcuni palloni da calcio rossi sparpagliati sul «prato» del Wanderlust; cedendo alla tentazione, ha scambiato qualche passaggio con il giornalista di Le Temps Richard Werly, effettuando addirittura qualche tiro in porta a bordo Senna.
Joël Dicker si è divertito fino a notte fonda, ha gustato il lardo di Begnins e il Gruyère dell'alpe prima di guardare la partita Portogallo-Galles. «Il Wanderlust è un luogo che rispecchia la Svizzera: incantevole, un po' nascosto, con molta gente che parla tutte le lingue... o almeno le tre lingue ufficiali. L'atmosfera che vi si respira è tranquilla e più piacevole che in altri posti. Ci si sente a proprio agio, come in Svizzera.
Il Wanderlust è una boccata d'aria fresca. E c'è perfino una mucca!» E quando ha scorto il pannello al neon «MIRACLE», installato dall'artista Sylvie Fleury, Joël Dicker ha commentato con un sorriso: «È proprio la parola adatta, perché la Svizzera è un piccolo miracolo».