Il Padiglione svizzero conclude con successo il suo viaggio a Dubai
Dal 1 ottobre 2021 all'31 marzo 2022
La Svizzera: il primo Paese a unirsi all’Expo Dubai
A sei mesi dall’apertura, Expo 2020 chiude i battenti e giunge così al termine anche l’avventura del Padiglione svizzero a Dubai che, con i suoi 1,7 milioni di visitatori e visitatrici, è stato uno di quelli di maggiore successo in questa edizione. La sua missione era promuovere la capacità economica e l’attrattiva della Svizzera negli Emirati arabi uniti (EAU) nell’ottica di stabilire partenariati commerciali più forti.
Il padiglione, intitolato «Reflections», è stato ideato da un team svizzero composto dai progettisti degli studi OOS AG, Bellprat Partners AG e Lorenz Eugster Landscaping GmbH, e si è distinto per il suo design, uno dei più innovativi di questa esposizione universale. I visitatori e le visitatrici sono rimasti particolarmente attratti dalla facciata a specchio che rifletteva l’iconico emblema svizzero bianco e rosso sul suolo sottostante.
Ma a lasciarli a bocca aperta è stata l’esperienza di veder emergere da un mare di nebbia la rappresentazione artistica di un panorama montuoso con alcune mete turistiche selezionate in collaborazione con Svizzera Turismo.
Con oltre 150 eventi ospitati, il Padiglione svizzero è stato anche un’importante piattaforma per dialogare con attori del mondo economico, scientifico e politico della regione e per approfondire ulteriormente le relazioni con il principale partner commerciale svizzero del Medio Oriente.
Più di 50 aziende svizzere – tra cui i tre partner principali Rolex S.A., Schindler e Svizzera Turismo, ma anche Clariant, Novartis, Nestlé, Roche e KGS – hanno utilizzato il padiglione per i loro eventi e le attività di networking. Sprüngli era invece presente con un proprio punto vendita e un’area caffè
Secondo un sondaggio condotto presso il Padiglione svizzero, l’impressione tra la maggioranza dei visitatori e delle visitatrici è stata buona o persino ottima. La visita ha avuto un effetto positivo sulla percezione della Svizzera, soprattutto per quanto riguarda l’innovazione, il turismo, la sostenibilità, la responsabilità e i prodotti svizzeri.
La Svizzera: il primo Paese a unirsi all’Expo di Dubai
La Svizzera è stata il primo Paese a confermare la propria partecipazione a Expo Dubai, la prima esposizione universale in un Paese arabo e musulmano, il cui tema era «Unire le menti, creare il futuro». In totale vi hanno preso parte più di 190 Paesi.
I padiglioni svizzeri delle precedenti esposizioni si sono sempre distinti per i loro contenuti interattivi fruibili al pubblico. I contatti tra le visitatrici, i visitatori e lo staff assicurano che la comunicazione sul nostro Paese passi direttamente per le persone. Gli spazi riservati a workshop ed eventi permettono agli interessati di entrare in contatto con vari argomenti e fare nuove scoperte.
«Reflections»
Il Padiglione svizzero «Reflections» ruotava intorno ad aspetti chiave della cultura, della bellezza naturale e delle innovazioni della Svizzera veicolati attraverso una serie di elementi interattivi e immagini. I paesaggi mozzafiato del nostro Paese hanno fatto da sfondo alle soluzioni proposte dalla Svizzera per un futuro sostenibile come anche alle tecnologie innovative e alle conquiste scientifiche.
La Svizzera si è presentata con un’iconica struttura temporanea ispirata alle tende beduine. La costruzione, il funzionamento e la manutenzione del padiglione riflettevano il tema dell’Expo, «Unire le menti, creare il futuro». Il padiglione stesso è stato costruito con elementi prodotti in modo sostenibile, sia per quanto riguarda la struttura che le parti costituite da tessuti, facili da installare e da smontare.
Ideato dagli architetti dello studio OOS di Zurigo in collaborazione con gli studi Bellprat Partner e Lorenz Eugster, «Reflections», il progetto svizzero selezionato, si è distinto, dall’esterno, per la sua architettura audace. E anche all’interno ha dato vita a un’esperienza unica nel suo genere: attraversando il padiglione, infatti, visitatrici e visitatori non solo hanno potuto ammirare i meravigliosi panorami svizzeri, ma anche conoscere più a fondo un Paese fiero delle proprie tradizioni e insieme dotato di un’elevata capacità innovativa.
L’idea dietro al progetto
L’idea di base è quella del viaggio: camminando attraverso il padiglione, il pubblico ha potuto sperimentare varie e sorprendenti sfaccettature della Svizzera. A livello scenico e di contenuti, «Reflections» era composto in tre atti.
Nel primo, le visitatrici e i visitatori in coda erano invitati a modificare con la loro stessa presenza l’immagine, riflessa sulla facciata del padiglione, di ciò che è «tipicamente svizzero». Il viaggio proseguiva poi all’interno per il secondo atto, dove è stata messa in scena un’esperienza unica di immersione nella natura. Salendo in un mare di nebbia, il pubblico si avvicinava sempre più al climax drammaturgico, verso una destinazione sconosciuta. Quando ne usciva fuori, trovava ad attenderlo la sorprendente vista dell’interpretazione artistica di un panorama alpino. Questa autentica esperienza svizzera coinvolgeva tutti i sensi, lasciando il segno sulle visitatrici e i visitatori.
Il terzo atto era dedicato a un ambiente urbano, sostenibile e creativo, che rispecchiava il ruolo della Svizzera come Paese tra i più innovativi e competitivi del mondo. A questo punto il percorso riservava un’ultima esperienza sensoriale: catturando gocce d’acqua dal mare di nebbia e attingendo informazioni dalle fonti dell’innovazione, il pubblico era invitato a scoprire le innovazioni e le conquiste svizzere.
Nella stessa area, in collaborazione con Swissnex e aziende e partner svizzeri, il padiglione ha ospitato numerose mostre temporanee che presentavano la Svizzera come uno dei Paesi più innovativi e competitivi del mondo. Fedeli al tema dell’Expo «Unire le menti, creare il futuro», i tre atti hanno fatto conoscere i punti di forza della Svizzera e le opportunità che offre nei settori della formazione, della ricerca, dell’innovazione e degli affari.
Il viaggio si concludeva in uno spazio che rappresentava un’interpretazione dei paesaggi arabi del wadi, con colline alluvionali e singoli gruppi di vegetazione. Una caratteristica particolare di questa area era data dall’uso di sedute in cemento riciclato ispirate alla cultura del majlis, letteralmente «luogo in cui ci si siede», che ricreavano uno spazio in cui poter sostare e coltivare l’ospitalità.
Swissnex
Swissnex, la rete globale che collega la Svizzera e il mondo nei campi della formazione, della ricerca e dell’innovazione, ha presentato contenuti basati sulle settimane tematiche dell’Expo legate agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU.
Università svizzere, startup e aziende innovatrici hanno esposto le loro ricerche e le loro invenzioni con mostre e presentazioni temporanee destinate al grande pubblico. Presso lo spazio eventi e sulla terrazza situata sul tetto del padiglione hanno inoltre avuto luogo tavole rotonde, seminari, presentazioni di idee (pitch contest) ed eventi di networking.
Lo scopo non era solo promuovere il know-how delle università, delle startup e delle imprese svizzere, ma anche creare eventi comuni con partner locali degli EAU e della regione.
Ospitalità svizzera
Il padiglione è stato all’altezza della reputazione svizzera in fatto di ospitalità. A margine della visita offriva infatti anche un punto vendita Sprüngli con annessa area caffè e spazi sul tetto riservati a eventi privati e pubblici. Visitatrici e visitatori hanno potuto scoprire il lato dolce della Svizzera assaggiando vari tipi di cioccolato svizzero allo Sprüngli Café e gustando bevande fresche e stuzzichini sulla terrazza sul tetto del padiglione.
Il Padiglione svizzero conclude con successo il suo viaggio a Dubai headlines
Registrati alla nostra newsletter
Il Padiglione svizzero conclude con successo il suo viaggio a Dubai › 25 agosto 2020L'événement se déroule ici