Drug checking: la risposta svizzera ai rischi del consumo di sostanze stupefacenti
La Strategia nazionale dipendenze parte dal presupposto che, in linea di principio, ogni persona è responsabile del proprio stile di vita e del proprio comportamento. L’innovativo progetto «Drug checking» (controllo delle sostanze stupefacenti) intende agganciarsi proprio a questo presupposto promuovendo le competenze dei consumatori in tema di salute e informandoli sulla composizione dei vari stupefacenti e sui rischi e le conseguenze del loro consumo di sostanze illegali. Consapevole che il consumo di droga non potrà essere eliminato completamente e che le persone, nonostante i rischi, potranno scegliere di continuare ad assumerla, l’offerta di «drug checking» mira almeno a ridurne i pericoli e, dove possibile, i danni come le overdosi.
Carlo ha invitato amici sabato sera a casa sua e, durante la cena, festeggiano bevendo vino rosso. Come la maggior parte delle persone, anche loro hanno probabilmente un comportamento a basso rischio per quanto concerne il consumo di alcol. E siccome bevono con moderazione, si fermano dopo due bicchieri. Le informazioni sulla bottiglia forniscono dati sul vino e, in particolare, sul suo contenuto alcolico, e ciò permette loro di comportarsi in modo più responsabile.
Che cosa succederebbe però se non fossero in grado di valutare la quantità consumata? Per esempio, se un bicchiere di vino improvvisamente avesse un contenuto alcolico dieci volte superiore rispetto a quanto pensavano, senza accorgersi di una differenza di gusto o di aroma? In questo caso, probabilmente Carlo e i suoi amici concluderebbero la serata al pronto soccorso dell’ospedale più vicino.
Lottare contro il consumo illegale di stupefacenti
È proprio quello che succede alle persone che fanno uso di sostanze psicotrope illegali: è infatti difficile comportarsi in modo responsabile se non si conosce la composizione (potenza, sostanza diluente, dichiarazione erronea ecc.) della sostanza che si vuole consumare. Come emerge dai dati dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), la maggior parte delle persone (90%) che consuma sostanze psicotrope illegali è comunque in grado di assumerle senza sviluppare una dipendenza.
Per rendere più responsabile il comportamento dei consumatori, in Svizzera sono disponibili le cosiddette offerte di drug checking: queste misure sono parte integrante di uno dei pilastri della Strategia nazionale dipendenze, ovvero la riduzione del danno, e si rivolgono alle persone che consumano stupefacenti nel tempo libero. Il drug checking è una risposta pratica al fatto che una parte della popolazione, nonostante i divieti e la prevenzione, non viene scoraggiata dal consumo di queste sostanze. Dal 2008, anno della revisione della legge federale sugli stupefacenti, la riduzione del danno è una componente fondamentale della politica svizzera in materia di dipendenze. Le offerte e le misure come il drug checking non devono quindi essere considerate in modo isolato, bensì viste nel contesto di una strategia globale volta a prevenire le dipendenze, a fornire aiuto e trattamenti alle persone dipendenti, a ridurre i danni sanitari e sociali causati dal consumo di sostanze e a contenerne le ripercussioni negative sulla società. Le misure di prevenzione, terapia, riduzione del danno e repressione, ovvero i quattro pilastri contemplati nella legge sugli stupefacenti, si completano a vicenda.
Come funziona il drug checking?
Anna vorrebbe consumare ecstasy assieme alle sue amiche in occasione di una festa sabato sera. Siccome non vuole avere brutte sorprese, martedì sera si reca al centro di consulenza sugli stupefacenti di Zurigo (Drogeninformationszentrum Zürich, DIZ), che offre un servizio di drug checking ambulante. Anna può consegnare una pasticca, che viene poi trasmessa a un laboratorio specializzato che ne analizza il contenuto e i principi attivi. Per questo servizio, Anna può rivolgersi anche ad altri centri, presenti a Basilea, Berna e Ginevra. A seconda dell’evento, potrebbe anche usufruire del servizio di drug checking ambulante, che fornisce consulenze e analisi direttamente alla festa. Nel corso di una consulenza obbligatoria in presenza di esperti del settore, le vengono illustrati i rischi e i pericoli del consumo di sostanze stupefacenti illegali e viene informata sulle strategie per ridurli. Analizzando la composizione della sostanza (componenti, grado di purezza, sostanze diluenti ecc.), gli esperti del servizio di drug checking possono fornire una consulenza mirata sui potenziali danni e rischi legati al consumo di queste sostanze. Inoltre, il colloquio permette anche di riconoscere precocemente comportamenti di consumo problematici, di stimolare una riflessione critica sul consumo personale, di offrire un sostegno per stabilizzare o ridurre il consumo e, se necessario, di combinare questa consulenza con altre offerte di assistenza in caso di dipendenza. Nel caso in cui dall’analisi di laboratorio emergano risultati preoccupanti, viene pubblicato un messaggio di avvertimento grazie a uno strumento online specializzato, per avvisare un pubblico più ampio dei pericoli legati al consumo della sostanza analizzata.
Drug checking e monitoraggio del mercato delle sostanze stupefacenti illegali
Non da ultimo, il servizio di drug checking aiuta a comprendere più chiaramente le tendenze e le dinamiche del mercato degli stupefacenti e del consumo di sostanze illegali, e a individuare nuove sostanze psicoattive (NSP). In Svizzera, ogni anno vengono analizzati circa 4000 campioni e le sostanze testate più frequentemente sono la cocaina, l’MDMA/ecstasy e l’anfetamina. I risultati provenienti da questi drug checking e dalle domande standard poste alle persone che si rivolgono al servizio forniscono, per vari gruppi di interesse come gli specialisti delle dipendenze, la polizia e il pubblico in generale, importanti informazioni sul mercato delle sostanze stupefacenti illegali e sulle realtà di consumo di chi usa droghe ricreative.
Fatti/cifre chiave
- 4 servizi di drug checking in Svizzera (Basilea, Berna, Ginevra, Zurigo)
- Circa 4000 campioni di sostanze testati annualmente
- 25,3 anni (l’età media delle persone che usufruiscono del servizio), il 70% sono uomini
- 165,5 mg il contenuto medio di MDMA delle pasticche di ecstasy testate a Zurigo: un valore più di due volte superiore alla dose massima che può assumere una donna che pesa 60 kg.