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Dallo chalet all’architettura 3.0: 8 edifici eccezionali per raccontare la Svizzera

La Svizzera, un Paese di chalet? Certo, gli odori genuini e gli ornamenti rustici sono sempre lì, ma nel Paese di Heidi ci sono ora anche edifici d’avanguardia con le innovazioni più interessanti dal punto di vista tecnologico ed estetico. Le caratteristiche della Svizzera si rispecchiano nella sua architettura: variata e audace, unisce la tradizione e l’hi-tech in un costante sforzo di adattamento al paesaggio e ai vincoli ambientali. Segue una panoramica illustrativa con otto edifici eccezionali.

1. High, high ... high-tech

Dal 2009 la capanna Monte Rosa è appollaiata in mezzo a rocce d’alta quota, tra le quali si mimetizza. Stando agli ideatori del Politecnico federale di Zurigo, è la costruzione di legno più complessa della Svizzera. Fondamenta in acciaio inossidabile, esterno in alluminio, vanta un impianto di gestione energetica informatizzato e nientemeno che lo stesso sistema fotovoltaico di Solar Impulse! In poche parole si tratta di uno chalet hi-tech di punta per lo sviluppo sostenibile. 

monte rosa
Monte Rosa hut
La capanna Monte Rosa
© Hwking via Wikimedia Commons

2. Una spa sotto abeti di vetro

Un altro esempio di architettura in perfetta armonia con il paesaggio è la spa «Bergoase» (oasi alpina) del Tschuggen Grand Hotel di Arosa, che porta la firma di Mario Botta (2006). Questo spazio dedicato al benessere dalle forme organiche, che si estende verso il cielo, ma è anche ben radicato nel terreno, si confonde con gli abeti circostanti. Si capisce così perché l’allievo di Corbusier abbia la fama di riservare un’attenzione particolare alla geografia del posto.

Bergoase
Tschuggen Grand Hotel
© Andres Passwirth via Wikimedia Commons 

3. La Villa Vals, nel cuore della montagna

È difficile immaginare un esempio migliore di integrazione dell’habitat umano nella natura di questa creazione realizzata nel 2009 dagli studi architettonici olandesi SeARCH e CMA. La Villa Vals è letteralmente nascosta nella montagna e assomiglia a un cratere provocato dalla caduta di un meteorite oppure a un buco del formaggio Emmental. Se il mattino si esce dalla vetrata della facciata concava, al contempo rustica e moderna, ci si ritrova all’altezza dei pascoli.

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La Villa Vals 
© Kecko

4. La Svizzera futurista e internazionale

Scendiamo ora in pianura e andiamo a visitare il Rolex Learning Center del Politecnico federale di Losanna, creato dallo studio giapponese SANAA nel 2010. Vero e proprio UFO architettonico, è anch’esso pieno di buchi come un formaggio Emmental, ma si trova ad anni luce da un tipico chalet di montagna. È una Svizzera urbana e internazionale, nella quale si inventa il mondo di domani, che si esprime qui. Era doveroso mettere in risalto un istituto che vola in testa ai rating internazionali! E ci si è riusciti, sempre con la discrezione che caratterizza il nostro Paese. 

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il Rolex Learning Center del Politecnico federale di Losanna

5. Quando bellezza fa rima con semplicità

Funzionalismo, astrazione... tutta l’arte del ticinese Valerio Olgiati e della sua Casa Gialla (1999) a Flims. L’edificio, che prima era una fattoria gialla, è diventato un museo d’arte. Questo «semplice» quadrato denota un’architettura minimalista; minimalismo di cui è propriamente reputato il design svizzero: che sia l’orologio delle FFS, la bandiera svizzera o il carattere tipografico Helvetica...  

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Casa Gialla
© Valerio Olgiati

6. L’architettura al servizio della puntualità

Altro fiore all’occhiello svizzero: la puntualità. Insignita di vari premi internazionali, la cabina di manovra della stazione di Basilea (1994) non ha finestre, ma facciate piene di lamelle da cui filtra la luce.  Questa «torre di rame», nata dall’immaginazione degli architetti basilesi Herzog e de Meuron, permette di evitare che il personale delle FFS venga abbagliato dal sole mentre controlla il traffico ferroviario e di proteggere la modernissima attrezzatura elettronica dai fulmini. Anche questo è pragmatismo Swiss made. 

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Signal box
© Rory Hyde

7. Chi ha detto «chalet»?

Benché il successo della Svizzera sia soprattutto merito dell’industria, le zone industriali non hanno la reputazione di essere particolarmente attraenti in termini urbanistici e architetturali. Ma l’Actelion Business Center di Allschwill (2010), ideato ancora una volta da Herzog e de Meuron, dimostra il contrario. Spettacolare nel suo intreccio di forme, ci presenta una Svizzera impertinente.

Actelion Business Center
Actelion Business Center
© Sasha Cisar

8. La Svizzera, Paese dei Puffi?

C’è chi vi dirà che gli Svizzeri vivono nel Paese dei Puffi. È sicuramente quello che si potrebbe pensare vedendo questo edificio ginevrino, concepito dagli architetti svizzeri Frei, Hunziker e Berthoud nel 1984, a cui è stato dato per l’appunto il soprannome «casa dei Puffi». Variopinto, senza linee dritte, in uno stile alla Gaudí: ecco la prova che anche in Svizzera si sa essere anticonformisti.

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«Casa dei Puffi»
© Thierry Llansades