Quante Svizzere conoscete?
L’immagine di un piccolo Paese senza sbocchi sul mare, con un’economia stabile, un settore dei servizi in crescita e panorami da cartolina caratterizzati da corsi d’acqua gorgoglianti, laghi alimentati da ghiacciai e picchi innevati è sinonimo di Svizzera al punto che il Paese viene spesso utilizzato da turisti, giornalisti e persino dignitari per descrivere altri luoghi.
Durante una visita in Pakistan negli anni 1960, la regina Elisabetta II aveva descritto la valle dello Swāt come «la Svizzera dell’Est». E le strade pulite di Singapore, le sue leggi bancarie e la stabilità economica le sono valse il soprannome di «Svizzera asiatica». In alcuni casi, le analogie hanno contribuito a far sorgere relazioni uniche e anche legami politici, economici e culturali tra la Svizzera e i luoghi che le assomigliano.
Le «altre» Alpi
Se si chiede a uno Svizzero di descrivere Huaraz in Perù, la valle dello Swāt in Pakistan o le montagne del Tian Shan in Kirghizistan, ci sono buone probabilità che dirà di essersi sentito a casa in quei luoghi. Huaraz si è guadagnato il nome di «Svizzera del Sud» per via delle sue magnifiche vette che si possono ammirare dal centro cittadino. L’80% del Kirghizistan è montuoso (in confronto al 60% della Svizzera) e il suo paesaggio è caratterizzato dalle cime innevate del Tian Shan: per questo motivo viene chiamato «La Svizzera dell’Asia centrale». Anche questo Paese è privo di sbocchi sul mare ed è circondato da potenze economiche come il Kazakistan.
La città di Kabale, in Uganda, era chiamata anche la «Svizzera d’Africa» per il fatto che gli europei, dopo aver esplorato la regione agli inizi del XX secolo, non erano riusciti a tracciare un confine praticabile a causa della topografia variegata del luogo. Il centro urbano, con la vista sui picchi innevati che si stagliano sulla regione dei Grandi Laghi, è situato a un’altitudine di quasi 2000 metri, pressoché la stessa del monte Pilatus in Svizzera.
I monti dell’Elbsandsteingebirge a sud-est di Dresda, in Germania, sono noti col nome di Svizzera sassone (Sächsische Schweiz) da quando gli artisti svizzeri Adrian Zingg e Anton Graff visitarono la regione sul finire del XVIII secolo e dissero che ricordava loro la terra da cui provenivano, il Giura svizzero. Il teologo e scrittore tedesco Wilhelm Leberecht Götzinger contribuì in seguito a diffondere il richiamo alla Svizzera con i suoi scritti, finché il nome si affermò. La continuazione di queste montagne di arenaria nella Repubblica Ceca è nota, dal 2000, come Svizzera boema (České Švýcarsko National Park).
Paesi piccoli e potenze economiche
Nonostante sia un Paese di piccole dimensioni, senza sbocchi sul mare e con poche risorse naturali, la Svizzera è nota per la sua economia stabile e per l’elevata qualità della vita. L’abilità di trasformare quelli che potrebbero essere visti come limiti in opportunità ha ispirato confronti con molte altre realtà economiche.
Il paragone più comune è quello con Singapore. Nel 1971, in un discorso tenuto a Zurigo all’Unione di banche svizzere, l’ex primo ministro singaporiano Lee Kuan Yew espresse la propria ammirazione nei confronti della Svizzera che, proprio come la sua terra d’origine, è un piccolo Stato con poche risorse circondato da potenze ben più grandi. In quell’occasione sottolineò l’importanza accordata dagli Svizzeri alla precisione, all’integrità, alla qualità e alla tecnologia. Pochi anni dopo, il New York Times ribattezzò la piccola isola-Stato «la Svizzera dell’Est».
Nei primi anni 1970, il Libano era noto come «la Svizzera del Medio Oriente», per via del suo sistema bancario prudente e dell’economia relativamente stabile nel contesto regionale. Sono rimasti ancora alcuni paralleli con la Svizzera, inclusa la reputazione di polo mediorientale di produzione del cioccolato.
La Costa Rica è stata definita «la Svizzera dell’America centrale» a causa della sua stabilità politica e dell’economia relativamente prospera. Il Paese vanta inoltre un’elevata aspettativa di vita, circa il 5% del suo PIL proviene dal settore turistico (nel 2016 il turismo era responsabile del 2,4% del PIL svizzero) e ha approssimativamente le stesse dimensioni della Svizzera. I due Stati sono inoltre fieri della loro neutralità rispetto alle controversie internazionali.
Sia il successo economico del Ruanda, sia il ruolo che la Slovenia si sta ritagliando quale Stato democratico e pacifico hanno ispirato paragoni con la Svizzera. Il Ruanda, un piccolo Paese montuoso e senza sbocchi sul mare, che dal 2000 registra una crescita annua superiore al 7%, ha superato la maggioranza dei Paesi simili nel continente africano e la Banca Mondiale lo ha classificato come il Paese africano più favorevole per fare impresa. Non sono solo il panorama alpino della Slovenia, la sua ricca biodiversità e il plurilinguismo (incluso il Gottscheerisch, un dialetto bavarese che rischia di scomparire ed è parlato quasi solo in questo Paese) a far sorgere parallelismi con la Svizzera. La Slovenia si è ispirata alla Svizzera anche per quanto riguarda il sistema di democrazia diretta. I due Paesi hanno forti legami economici e culturali: basti pensare che in Slovenia sono presenti uffici di una quarantina di aziende svizzere.
Piazza pulita degli stereotipi
Lo stereotipo secondo cui la Svizzera è pulita e ordinata è dovuto, in parte, agli investimenti del Paese nel settore della gestione dei rifiuti, alla sua procedura disciplinata di riciclaggio e ai ferrei standard di pulizia da rispettare quando si trasloca. Ecco quindi un altro termine di paragone tra la Svizzera e Singapore, un Paese noto per la sua rigidità per quanto riguarda la pulizia delle strade, che ha vietato i chewing gum e prevede multe sui rifiuti.
Anche il soprannome di «Svizzera d’Africa» attribuito al Ruanda nasce dal senso civico e del dovere dei cittadini nei confronti del loro Paese e dalla volontà di tenere pulita la capitale Kigali. Mentre in Svizzera capita di frequente di vedere famiglie che separano il PET dalle bottiglie di vetro verdi e marroni all’angolo della strada, in Ruanda si incontrano nuclei familiari che partecipano alla giornata di Umuganda, l’usanza tradizionale di svolgere lavori socialmente utili. L’ultimo sabato del mese, il traffico si ferma per tre ore al mattino in modo da permettere alle persone di pulire la città insieme. Questa pratica è stata istituzionalizzata in legge alla fine degli anni 2000.
Conoscete altre città o altri Paesi che vi ricordano la Svizzera? Mandateci i vostri suggerimenti e le vostre idee.