Le donne nei processi di pace
Società
Poco più di vent’anni fa, il 31 ottobre 2000, il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha approvato all’unanimità la risoluzione 1325. Con questo documento pionieristico, il Consiglio di sicurezza ha riconosciuto per la prima volta che il coinvolgimento attivo e significativo delle donne nei processi decisionali nell’ambito politico e della sicurezza è inscindibile dalle attività volte a costruire una pace e una sicurezza durature. Dopo due decenni, l’attuazione dell’agenda sulle donne, la pace e la sicurezza procede ancora a rilento. Mentre sono in prima linea nel contrastare le crisi all’interno delle loro comunità e nell’instaurare il dialogo e la fiducia in periodo di conflitto, le donne vengono tendenzialmente escluse dai processi che plasmano il futuro delle società in cui vivono. La Svizzera vanta una lunga storia di impegno nella risoluzione di conflitti ed è considerata un partner affidabile nel consolidamento della pace. Come vengono incluse le donne in questi sforzi? Quattro donne che lavorano e svolgono diverse funzioni nel campo condividono con noi le loro opinioni sulla partecipazione delle donne ai processi di pace.