Volti e storie che parlano in rumantsch
Società
Bun di, bund de, bien di, bùn gi, allegra! In romancio si può augurare il buongiorno in ben cinque modi diversi. Parliamo della quarta lingua nazionale svizzera. Il rumantsch ad alcuni accende un ricordo, per altri suona come una novità. È parte fondamentale dell’identità del territorio rossocrociato. Una lingua minoritaria, certo, ma che fa sentire forte la sua voce: sale sul palco dei teatri, fa il giro del mondo a ritmi rap, riporta notizie di cronaca, entra nelle aule delle scuole e in parlamento. E il suo eco si sente persino dal Madagascar fino a Pechino.